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JACQUES DUCRYPensieri d'autunno

21.09.23 - 09:40
Jacques Ducry, candidato al Consiglio degli Stati per Costituzione Radicale
Jacques Ducry
Pensieri d'autunno
Jacques Ducry, candidato al Consiglio degli Stati per Costituzione Radicale

La Scienza ci informa che oggi, ora più ora meno, inizia una delle quattro stagioni che condizionano in vari modi l’esistenza di ognuno di noi…l’autunno, intenso ispiratore, pure con i suoi colori, di pensieri, di sensazioni, pure di ricordi, a volte lontani e, ammettiamolo, di nostalgie.

Non penso solo a quel magnifico brano musicale, ”les feuilles mortes”, che mi accompagna pure durante le mie, seppure brevi, passeggiate sui quais cittadini di Lugano, Locarno e Ascona o attorno ai castelli di Bellinzona, ma pure a ciò che fu il dibattito, il confronto politico delle idee quando la passione e il coraggio di dire e di fare prevalevano sul cinismo, sul calcolo, sul carrierismo, sul silenzio strumentale.

Sul gonfalone del Plr di Malvaglia si legge “Per l’idea”, noi di “Costituzione Radicale”, Movimento creato il dodici settembre scorso, pure per ricordare il 175.mo della Costituzione federale, desideriamo ripartire dai valori, dai principi della medesima affinché tutti gli organi legislativi li applichino tenendo conto soprattutto delle nuove realtà ambientali e sociali, mettendo al centro dell’azione l’istruzione e la cultura, unici veri strumenti per (almeno)arginare la superficialità, il qualunquismo e, di riflesso, il populismo che stanno fagocitando il senso medesimo della democrazia sostanziale, in sintesi per dare contenuto alle libertà garantite dalla Costituzione.

Fermiamoci, indigniamoci (consiglio, come Andrea Ghiringhelli, di leggere Stéphane Hessel), resistiamo verso tutto ciò che è contrario all’etica, alla trasparenza, alla laicità, alla solidarietà, in primis alla dignità personale: lo Stato di diritto deve garantire la difesa e la promozione dei valori costituzionali in modo equo, equilibrato in giusta sintesi con le legittime aspirazioni dell’interesse pubblico che deve riguardare veramente tutti, in particolari i più deboli. Proponiamo quindi di istituire a livello nazionale la Corte costituzionale, presente in tutti gli Stati dell’Europa occidentale, con la competenza di verificare la compatibilità delle leggi con la Magna Charta.

Una società aperta, libera e democratica, colta, deve aprirsi al Continente, al Mondo, non solo per usare la forza lavoro dei frontalieri, per scavare gallerie e per accogliere a “braccia aperte”il denaro, i capitali non sempre lindi, ma per interagire, pure istituzionalmente, allo scopo di risolvere le importanti sfide che la dura realtà ci impone, in primis quella migratoria, quella ambientale e quella alimentare, correlate sempre più a conflitti bellici.

Il pensiero umanista, radicale e progressista deve condizionare positivamente l’agire delle Istituzioni a tutti i livelli, ma deve pure tornare nel dibattito quotidiano affinché il confronto delle idee, delle proposte si concretizzi in soluzioni realmente positive per il Cittadino, per la Società, nella luce di “Liberté, Égalité, Fraternité” così da potere riascoltare e rivivere la Primavera di Vivaldi come merita.

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COMMENTI
 

tbq 8 mesi fa su tio
« Proponiamo quindi di istituire a livello nazionale la Corte costituzionale, presente in tutti gli Stati dell’Europa occidentale, con la competenza di verificare la compatibilità delle leggi con la Magna Charta. » La compatibilità delle leggi con TUTTA la Magna Charta, compreso l'articolo sulla gestione dell'immigrazione? Oh, sarebbe davvero interessante... ;)

tbq 8 mesi fa su tio
Risposta a tbq
Comunque, come temevo questa "festa della Costituzione", oltre ad aver dato vita a scene grottesche in Parlamento, è servita a creare nuovi "miti europeisti", confidando sul fatto che gli avvenimenti dell'epoca sono poco noti. Forse Ducry dovrebbe ricordare (come avevo riportato sotto altro articolo) le parole del francese Charles Joseph Edmond de Bois-Le-Compte, che Parigi mandò in Svizzera prima del 1847 per costringerla a rispettare l'allora volontà dell'Europa: « I repubblicani tedeschi, i nazionalisti italiani, i riformisti francesi, i socialisti di ogni Paese, seguono gli avvenimenti della Svizzera con febbrile attenzione. [Vi si vede] la prima fase di un sollevamento generale dei popoli oppressi; la lotta della libertà contro l'assolutismo [...] il primo trionfo dell'idea di sovranità popolare. [...] Si tratta di dare una risposta a una sola domanda: il radicalismo sta forse per ottenere la supremazia in Svizzera con la forza, il sangue e le lacrime e mettere così in pericolo tutta l'Europa? » - Buona riflessione, signor Ducry, e ricordiamo tutti la Costituzione; quella che nessuno, in Europa, voleva che scrivessimo.

tbq 8 mesi fa su tio
Risposta a tbq
Dal Dizionario Storico della Svizzera: « Charles Joseph Edmond de Bois-Le-Compte - [...] Nel 1846 succedette a Charles Edouard de Pontois quale ambasciatore di Francia a Berna, con la missione di impedire la guerra civile e la revisione del Patto fed., e di minacciare un intervento armato franc. nel caso in cui i radicali avessero attentato alla sovranità dei cant. Nel luglio del 1847 B. rese pubblica una nota comminatoria di François Guizot indirizzata alla Dieta, con cui la Francia prendeva posizione in favore della sovranità dei cant. e del Sonderbund; dissolto quest'ultimo, B. raccomandò al governo franc. di manifestare il proprio sostegno ai conservatori mediante l'invio di armi e lo schieramento di forze alla frontiera (ottobre 1847). Nel novembre del 1847 e nel gennaio del 1848 fece pervenire a Ulrich Ochsenbein, pres. della Dieta, alcune note imperative di Guizot, i cui termini vennero ripresi da Austria, Prussia e Russia, che mettevano in guardia la Conf. da ogni cambiamento costituzionale. »

Gentlemen 8 mesi fa su tio
Boire un petit coup c'est agréable !

Voilà 8 mesi fa su tio
Già mi piaceva come procuratore

T-34 8 mesi fa su tio
Sentivamo la mancanza dello spocchioso Voltaire de noaltri. Meno male che "la crème de la crème" è ritornata tra noi. Mi raccomando tutti a votare "Costituzione Narcisista". Altrimenti rischiamo di perdere le conquiste della Rivoluzione francese e ritornare all'assolutismo. Un'occasione irripetibile per difendere tutti insieme il pluralismo politico (che l'altezzoso Monsier Jacques incarna in modo particolarmente coerente, vista la sua propensione a cambiare casacca partitica senza farsi troppi patemi d'animo). Liberté - Coerence - Umilté

Granzio 8 mesi fa su tio
Bel mattone.

T-34 8 mesi fa su tio
Risposta a Granzio
Concordo che "pensieri d'autunno" è un mappazzone di rara consistenza che andrebbe accompagnato con tre barattoli di magnesia Brioschi e due litri abbondanti di Fernet Branca. Dopo che ci avrà fatto gradito dono anche dei suoi "pensieri d'inverno", dei quali siamo tutti quanti in trepidante attesa, c'è da sperare che l'anno sia finalmente finito per davvero e non lo sentiamo più pontificare dall'alto del suo regale scranno.
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